Oggi vi portiamo negli splendidi luoghi della costia ligure, tra Camogli e Portofino. Iniziamo il nostro viaggio da Recco, piccolo paesino costiero, ricco di storia ed oggi famoso per due eccellenze: la focaccia con il formaggio di Recco e la pluridecorata squadra di pallanuoto. Impossibile, ovviamente, non fermarsi sul bel lungomare gustandosi un trancio di focaccia... Non è facilissimo trovare parcheggio, ma quello della stazione ferroviaria è poco distante dal mare. Proseguiamo il viaggio per una delle mete turistiche più rinomate della zona e dell'intera Liguria, Camogli. Qui bisogna superare lo scoglio del parcheggio. Noi abbiamo dovuto lasciare l'auto un po' fuori. Se possibile, vi consigliamo di raggiungere questa località in treno. La nostra destinazione finale è stata Santa Margherita Ligure. La cittadina è rinomata per i suoi hotel di lusso, ma assolutamente non è solo questo. Il centro del paese è molto carino, con le sue viuzze e la piazza della chiesa, spesso piena di bancarelle, e si presta a piacevoli passeggiate anche in famiglia. Santa Margherita, poi, è punto di partenza per molte escursioni via mare. Noi ci siamo imbarcati per andare a visitare le splendide località di Portofino e San Fruttuoso. Il viaggio stesso sul battello è davvero molto suggestivo e panoramico. Su Portofino c'è poco da dire, la sua fama di località di lusso e ricca anche dal punto di vista naturalistico la rende famosa in tutto il mondo. Sono svariati i percorsi disponibili per chi ama camminare immerso nella natura. Molto suggestivo è il percorso pedonale che dal molo sale verso la chiesa di San Giorgio e prosegue sino al faro di Portofino, lungo il quale è possibile ammirare scorci magnifici sul golfo e le sue acque di uno splendido color "profondo blu". La tappa successiva è San Fruttuoso, con la sua splendida baia e la celebre Abbazia, appartenente al FAI, nonché il forse ancor più famoso Cristo degli abissi che si trova sul fondale marino.
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Ma quella faccia un po' così
quell'espressione un po' così che abbiamo noi prima di andare a Genova e ogni volta ci chiediamo se quel posto dove andiamo che quel posto dove andiamo non c'inghiotte e non torniamo più. [Paolo Conte] Il Santuario di Sant’Euseo è una perla che ci sentiamo di consigliare, perché colpisce immediatamente. Scoperto “per caso”, passando lungo la strada in direzione Oasi Zegna, ci è comparsa accanto ed immediatamente abbiamo deciso di visitare “quella bella chiesa che si ergeva accanto a noi”. Di seguito, qualche informazioni su come arrivarci e sulla sua storia. A Serravalle Sesia (VC), lo trovate a margine del paese e al termine del viale che fiancheggia il cimitero. Costruzione del Seicento, esso costituisce l'ampliamento di un antico tempietto incorporato nell'attuale fabbricato. Sant’ Euseo visse nel comune di Serravalle Sesia, facendo il mestiere di ciabattino. E’ stato infatti sempre rappresentato nell’atto di aggiustare le scarpe, in pitture precedenti il diciassettesimo secolo ed esistenti in varie chiese della regione. Queste pitture, insieme con gli ex-voto e la partecipazione del popolo, sono una chiara testimonianza della sua santità. Un miracolo rivelò la santa vita di Euseo: era l’ultimo giorno di carnevale di un anno imprecisato, quando alcune persone mascherate, passando vicino al suo romito, si accorsero che erano fioriti tre gigli; era d’inverno, quindi la cosa suscitò la meraviglia dei presenti, i quali avvicinandosi trovarono il corpo del pio eremita morto da poco. Il fatto suscitò commozione fra gli abitanti della zona, che provvidero alla sua sepoltura sullo stesso posto, erigendo da quasi subito una chiesa. Con il passare del tempo, vista l’affluenza dei fedeli e la loro devozione, questa chiesa fu ampliata fino a divenire il Santuario attuale. Eretto nel XVI secolo fu successivamente ampliato e restaurato. All’interno, a tre navate, si ritrovano affreschi in stile tardo barocco e dietro l’altare è collocata la statua lignea del patrono, intagliata da Francesco Vinmera; nella cripta, un’urna lignea contiene le spoglie di Sant’Euseo.
(fonte: Piemonte Sacro) Vogogna è un piccolo Comune nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola che si trova nella zona di Domodossola, Ornavasso e Mergozzo.
In auto è raggiungibile dall'autostrada A26, dove bisogna superare Gravellona Toce, quindi proseguire lungo la superstrada del Sempione fino ad incontrare le indicazioni per Vogogna. Alternativamente è possibile arrivare attraversando i paesini della zona.. In treno è raggiungibile tramite la linea Milano - Domodossola, fermata Vogogna. Particolarità di questo Comune è la sua appartenenza al circuito dei Borghi più belli d'Italia, club appartenente all'Associazione dei Comuni Italiani (ANCI) che vuole promuovere i piccoli centri abitati italiani caratterizzati da un rilevante interesse storico e culturale. Immerso nella natura della confinante Val Grande, di cui peraltro ospita la sede operativa, questo borgo si caratterizza per le sue "viuzze" antiche, un castello Visconteo, una rocca (raggiungibile a piedi in circa mezzora), un palazzo pretorio e la Chiesa Parrocchiale neogotica Sacro Cuore di Gesù. L’Oasi Zegna è un area naturalistica in provincia di Biella. Fondata da Ermenegildo Zegna nella fine degli anni ’30, è attraversata dalla strada statale Panoramica Zegna, da Trivero (sede ancora oggi del Lanificio Zegna) alla Valle Cervo e offre un belvedere incantevole sulla Pianura Padana e suggestivi scorci sull'Alta Val Sessera. (26 km). Questo parco naturalistico nacque quando lo stesso Zegna promosse la piantumazione di 500.000 conifere e centinaia di rododendri e ortensie, creando un luogo dove fosse possibile un vero e proprio contatto con la natura, obiettivo che ad oggi è stato mantenuto anche grazie ad una costante manutenzione e ad un innovativa segnaletica. Infatti, camminando nei sentieri dell’oasi è possibile oggi collegarsi tramite una rete Wi-Fi gratuita ad un apposito portale che fornisce spiegazioni relative al punto in cui ci si trova, suggerisce e permette di ascoltare della musica consigliata come migliore per “godere” appieno del "paradiso" naturale in cui ci si trova immesri. Come non apprezzare un Chopin mentre si cammina in mezzo al verde?! L’Oasi Zegna, oltre che interessante dal punto di vista ecologico per la sua flora e fauna (vi sono numerosi punti per praticare birdwatching e cartelli esplicativi sulle piante esistenti), è un punto di partenza per innumerevoli attività sportive, dal trekking alla mountain bike, dall'arrampicata al "volo". Infatti, grazie alle correnti che salgono dalla pianura è possibile praticare anche sport d’aria come parapendio e deltaplano. D’Inverno, è possibile praticare sci, bob, pattinaggio o fare passeggiate con le ciaspole, nell’attrezzato centro di Bielmonte. Inoltre, tramite l’associazione culturale del parco, è possibile , creare veri e propri eventi con esperti del settore, alla scoperta del territorio, grazie alla presenza di un Ornitologo, un Naturalista, un Botanico, un esperto in Storia locale, una esperta in cultura gastronomica. L’Oasi Zegna è fitta di sentieri di varie lunghezze da percorrere, per ogni tipo di appassionato di trekking o per famiglie. In questo post, vogliamo presentare in particolare il sentiero dei rododendri, uno dei molti punti in cui vale la pena trascorrere del tempo passeggiando, fotografando, ascoltando musica ed in generale rilassandosi in mezzo alla natura. Il paesaggio è molto suggestivo, anche se non percorso nel suo “momento migliore”, in pieno autunno. Sicuramente, in primavera, momento di fioritura dei rododendri i colori saranno di un maggiore impatto, anche se, ammettiamo che anche in autunno, tra il rosso, giallo, verde e marrone della piante, sembrava di essere in un quadro impressionista. Dalla Frazione Cereje si sale lungo la Strada Comunale per arrivare al Centro Zegna dove i Rododendri abbelliscono il piccolo parco davanti allo stabile che ospita la Biblioteca, Bar, Piscina, Negozio ed Ospedale Lasciata la frazione Cereje si sale nella parte alta di Trivero e si giunge alla rotonda nei pressi del Lanificio E. Zegna. Prima di imboccare a Sinistra la Strada Panoramica Zegna, la ex Statale 232 val la pena fare una visita al Centro Zegna. Salendo la scalinata che porta ai portici si trova l'ufficio Turistico-Pro Loco. Dai portici si ha una buona visuale sul Lanificio, sulla Chiesa Matrice e soprattutto sul piccolo parco del Centro Zegna. Dopo un breve tratto di strada si giunge alla località villaggio Residenziale, una frazione in mezzo al bosco di castagno-faggio ed abete dove le case ed i condomini sono costruiti in stile tipicamente montano. Vale la pena fare una breve deviazione a Sinistra e fare una veloce visita alla Frazione da cui si può godere di un bel panorama su Trivero, sulla Pianura Padana e sulla sottostante Chiesa. Anche qua i giardini sono costituiti prevalentemente da Azalee, Rododendri, Ortensie e Ginestre. Lasciato il Villaggio Residenziale ci si trova di fronte una piccola valletta attraversata dal Rio Baso. Si può lasciare l'automobile nei pressi dell'incrocio per il Villaggio e risalire il comodo ed attrezzato sentiero che costeggiato da vecchi esemplari di Pino Mugo attraversa la "CONCA dei RODODENDRI". Questa viene attraversata da una serie di sentieri ben curati che permettono di attraversare la valle del Rio Baso godendo della vista delle fioriture Primaverili. Il sentiero più importante è il GTB, Grande Traversata Biellese che dalla Valle dei Rododendri prosegue attraverso i boschi del Triverese fino al Santuario della _madonna della Brughiera. All'interno della Valle si trova una l’installazione " Two Way Mirror / Hedge Arabesque del 2014 di Dan Graham. E’ sezionato da un'alta siepe in tasso ed ha un profilo curvilineo ispirato all'arabesco (lo stile decorativo islamico composto da elementi grafici e motivi ornamentali intrecciati). Il vetro a riflessione differenziata (Two Way Mirror) ha una proprietà unica, da un lato è trasparente, mentre dall'altro specchiante, moltiplicando così le rifrazioni e il sovrapporsi delle immagini. Two Way Mirror, fa parte del progetto "All'Aperto", promosso dalla Fondazione Zegna, che dal 2008 sviluppa nell'area attorno al paese di Trivero una serie di opere d'arte contemporanea permanenti realizzate "su misura" da autori di calibro internazionale. Nel bosco adiacente alla valletta dei rododendri un'appendice del sentiero è praticabile anche dai diversamente abili e conduce ad un'area pic nic atrezzata. Lasciata la valle merita una visita a piedi il tratto di Strada Panoramica Zegna che dalla Località Baso porta attraverso il Sentiero GTB al Cimitero Monumentale della località Craviolo. Il sentiero sale attraverso le pinete di abete rosso circondato da Rododendri e Faggi selvatici o Faggi dai brillanti colori rossi.
Tornando all'automobile si può godere di una splendida vista sul sottostante Lanificio Zegna, sulla frazione Ponzone e le colline del Mortigliengo e naturalmente sulla Pianura Padana. Lasciati alle spalle i 3 condomini di Località Bellavista, ultimi insediamenti stabilmente abitati del comune di Trivero, a circa 1.000 metri di altitudine si trova un grande prato e subito dopo il MICRO-BIRRIFICIO JEB, dove un tempo vi era la rinomata ed apprezzata fabbrica di bibite CURNIS, mentre da lì riprendono le fioriture di Rododendri e Ginestre. Tra le fioriture si può scorgere il Santuario di San Bernardo sulla vetta del monte omonimo. Lungo la panoramica Zegna da Trivero in direzione Bielmonte, sono vari i punti panoramici che consentono di ammirare i monti circostanti. |
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October 2016
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